Scott Redding sugli avversari: “Li sto studiando”

Il pilota Ducati, al suo esordio in Superbike, ha collezionato tre terzi posti

Roberta Bogi PagniniRoberta Bogi Pagnini

Pubblicato il 1 marzo 2020, 09:02 (Aggiornato il 1 marzo 2020, 09:11)

Scott Redding in questo primo weekend di gara andato in scena a Phillip Island si è abbonato al numero tre: tre terzi posti conquistati in Gara 1, Superpole race e Gara 2. Un esordio quello del britannico in Superbike, in sella alla Ducati, che non è passato di certo inosservato.

Problemi con le gomme


Scott, ha quindi commentato questo primo weekend: ”Sono contento di questi tre podi è una buona posizione per essere all'inizio della stagione. Il mio problema più grande sono state le gomme anteriori, ho provato a dare il meglio di me ma in passato ho provato gomme Michelin e Bridgeston ma non Pirelli, quindi sfortuntamente non ho abbastanza esperienza. Ma noi siamo forti e la moto è buona, il team lavora molto bene e non sento la pressione. Abbiamo alcune cose sulle quali migliorare per riuscire ad arrivare alla vittoria. Per due volte abbiamo provato a raggiungerla, ma non è stato abbastanza. In Gara 2, invece, ho avuto problemi con le gomme”.

Su Gara 2


Redding parla poi della gara: ”Eravamo un gruppo massiccio, - spiega - tutti volevamo conservare le gomme, quindi ho cercato di stare il più concentrato possibile, di stare calmo per tutta la gara. Il campionato è lungo, siamo solo all'inizio quindi ho cercato di raccogliere più punti possibili. Sono felice per come è andata, anche il team è felice. A breve ci sarà la prossima gara, sarà in Qatar e sarà molto tosta. Imparerò molto, prenderò ancora più confidenza con la moto”.

In SBK piloti intelligenti


Il brittanico racconta infine ciò che lo ha colpito di più della Superbike, dato che dopo la MotoGP, nel 2019, ha corso nel British Superbike arrivando a vincere il titolo: ”Ad essere sinceri mi ha colpito la loro intelligenza. - Conclude - In BSB avevo un grande vantaggio perchè gli altri piloti non avevano l'esperienza che avevo io nel gestire la gara dato che ero stato tanti anni in MotoGP, riuscivo a controllare le gare stando dietro. In Superbike invece lo fanno tutti e cercare di stare un passo davanti a loro non è facile. Ho cercato di carpire qualcosa da loro, di studiarli, questo è ciò che posso fare. In più devo anche riuscire a capire meglio le gomme in modo da essere sempre più competitivo”.

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