SBK Francia, Davies azzecca le gomme e vince in gara 1

 Il pilota britannico è stato l’unico a partire con una coppia di intermedie, in una pista che andava asciugandosi

Alessandro VaiAlessandro Vai

1 ott 2016 (Aggiornato il 2 ott 2016 alle 13:05)

Il rischio a volte paga e a volte no. Oggi, in gara 1 della Superbike a Magny Cours, il rischio preso da Chaz Davies nella scelta delle gomme della sua Ducati ha pagato al 100%. Il pilota britannico è stato l’unico a partire con una coppia di intermedie, in una pista che andava asciugandosi ma che al momento della partenza era ancora ben bagnata, seppur scaldata da un timido sole. Così in partenza Davies sembrava avere una roulotte invisibile attaccata dietro ed è sceso fino alla dodicesima posizione. Ma già al quinto giro ha iniziato a recuperare e poco oltre la metà gara si trovava al quarto posto, per andare infine a prendere la testa della corsa a sei giri dalla fine e non mollarla più.

Dietro di lui è successo di tutto. Posto che tutti sono partiti con una coppia di rain, c’è stato chi ha cambiato moto per mettere le slick, chi per mettere le intermedie e chi ha portato le rain fino in fondo, come Savadori che ha chiuso quinto con l’Aprilia. Van Der Mark, invece, si è classificato secondo con la sua Honda perché ha avuto l’ottima idea di cambiare moto (mettendo le slick) a tredici giri dalla fine. Le due Kawasaki leader del mondiale, invece, hanno chiuso al terzo e al quarto posto, con Sykes che ha preceduto Rea. Quella delle “verdone” è stata quasi una gara a sé, con i due piloti intenti a marcarsi a vicenda, noncuranti del resto della corsa.

Quando hanno deciso di rientrare a dieci giri dalla fine, però, Sykes ha messo le slick mentre Rea ha optato più prudenzialmente per le intermedie. La loro classifica finale, dunque, riflette pienamente le loro scelte di pneumatico. A questo proposito, a sedici giri dalla fine Hayden aveva provato ad anticipare tutti nel fare il cambio moto, ma qualcosa è andato storto e quattro giri dopo il pilota americano si è ritirato. Menzione speciale, infine, per Matthieu Lagrive che in sella su una Kawasaki privata guidata da soli due giorni si è piazzato al sesto posto. Evidentemente l’essere tre volte Campione del Mondo di Endurance vuol dire qualcosa e l’aver messo una rain davanti e una intermedia dietro ha pagato. 

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