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Il campione del mondo ha provato ad avere la meglio ma è stato frenato da un problema fisico
Federico Porrozzi
29 mag 2016
Essere battuto per la seconda volta consecutiva dal suo compagno di squadra gli ha fatto male. Lo si è capito dall’espressione del viso appena sceso dal podio e anche dalle sue parole. Ci ha provato fino alla fine, Jonathan Rea. Voleva fortemente la vittoria sul circuito di casa ma ha dovuto cedere il passo ad un Tom Sykes più forte, bravo a chiudere tutte le porte fino alla bandiera a scacchi.
Se ieri è stato un problema al cambio a negare a Rea la possibilità di battagliare con l’altro portacolori Kawasaki, oggi è stato un problema fisico che si è presentato nelle fasi decisive: “Ce l’ho messa tutta – spiega l’iridato – la squadra mi aveva messo a disposizione una moto perfetta ma ho iniziato a soffrire di crampi e non sono riuscito a guidare come avrei voluto. Ho provato ad essere aggressivo ma senza successo. Sono deluso da questo risultato”.
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