ISOLA DI MAN - Questo pomeriggio il
Tourist Trophy darà i primi verdetti, con la disputa della gara riservata alle Superbike e la prima frazione dei Sidecar, e saranno responsi quanto mai attesi, perché la settimana di prove finita ieri sera ha complicato i pronostici anziché chiarirli.
Nella Superbike al top è Michael Dunlop, in sella alla Bmw, che venerdì sera ha girato appena sopra le 131 miglia orarie, a un solo secondo e tre
decimi dal record assoluto di McGuinness.
La sua candidatura alla vittoria ora è chiarissima e squillante, anche se le incognite riguardano soprattutto l'affidabilità della moto. Quanto a
McGuinness, staccato di poco, i dubbi sono tutti sulla sua mano infortunata: riuscirà a reggere per i sei giri della gara? Lui stesso confida che la risposta potrò darla solo la realtà. Tra i due litiganti per la vittoria a godere potrebbe essere il terzo, il 45enne Bruce Anstey con la Honda della Padgett's, un vero missile in prova, anche se è da tenere d'occhio pure Guy Martin sulla Suzuki, il pilota più tifato, dopo che da dieci anni insegue senza successo il primo trionfo nella madre di tutte le corse.
Le altre gare
Quanto alle altre gare in programma nella settimana ventura, un grande protagonista è stato Gary Johnson, al top nella Superstock con la sua
Kawasaki e pure nella Supersport con la sorprendente Triumph. Tra le elettriche c'è da registrare il tempone di McGuinnes con la giapponese
Mugen, favoritissimo per il successo finale e tra i sidecar al top è il solito Molyneux, fortissimo sul giro secco ma proverbialmente vulnerabile
in fatto di affidabilità sul suo mezzo autocostruito e siglato Dmr.
Passando ai colori italiani, buone notizie per la italianissima Paton di Oliver Linsdell, gran sesta nella Lightweight 650, che si candida a un
gran risultato, possibilmente nella top five.
Buonissime notizie per
Stefano Bonetti, che potrebbe ambire a un risultato dentro i primi quindici nella Superstock, con buone chance nella
Supersport e con l'obiettivo di terminare bene nella Superbike. Stefano ha dimostrato di essere in grande forma e di aver recuperato alla grande il
grave crash a Macao di fine 2012. Vista la grinta con cui è tornato al TT, dopo un anno di forzata assenza, il suo piccolo grande successo personale
il privatissimo pilota tricolore l'ha già ottenuto.
Infine, buone notizie anche per la Vercar, che schiera una moto elettrica per lo statunitense Mark Miller, in grado di migliorare il quinto posto
ottenuto dalla freccia italiana lo scorso anno col vecchio McGahan. La Vercar, per la cronaca schiera una Yamaha 600 per lo stesso Miller anche
nella Supersport, con buone possibilità di finire tra i primi quindici.
Ma ora è tempo di accendere i motori. Oggi tocca alle Superbike e ai Sidecar, che ci faranno conoscere i nomi dei primi nuovi re del Circuito
di Montagna per l'anno 2014.
Mario Donnini