Ecco finalmente com’è la nuova supersportiva della Casa bolognese. È la Ducati del nuovo corso, una moto che lancia una nuova famiglia di supersportive caratterizzate da una tecnologia incredibilmente avanzata. Un telaio vero e proprio non c’è perché il motore ha funzione portante, le boccole dello sterzo sono inserite in una struttura monoscocca in alluminio (fissata alla testata) che ha anche funzione di air box. Dietro è imbullonato il telaietto reggisella, il fulcro del forcellone monobraccio è nei carter.
Inedito anche il motore, chiamato Superquadro per il rapporto alesaggio/corsa incredibilmente spinto. Le misure caratteristiche 112 x 60,8 mm conducono a una cilindrata di 1198 cm3, nonostante il nome (1199). Resta bicilindrico a L ma è stato ruotato all’indietro di altri 6° per poterlo avanzare di 32 mm e consentire quote di ciclistica più spinte, con ancora maggiore carico sull’avantreno (52% anteriore e 48% posteriore) e un forcellone più lungo di 39 mm rispetto alla 1198.
La Ducati dichiara 195 CV e 164 kg, un rapporto potenza/peso pazzesco per una supersportiva stradale, tenuto sotto controllo con larghissimo impiego di elettronica: ABS sportivo di ultima generazione, sospensioni a regolazione elettronica, traction control, quick-shift, controllo del freno motore e ride-by-wire, gestiti attraverso tre riding mode. La Panigale arriverà a inizio 2012 e sarà disponibile in tre versioni: “base” (con sospensioni tradizionali), S e S Tricolore.
