Test - Yamaha WR 125: R- X

Facili nell'approccio, le due Yamaha consentno di divertirsi sia su asfalto che fuori
Test - Yamaha WR 125: R- X

26 feb 2010

La Prova
Yamaha WR 125: R-X

Il marchio dei tre diapason presenta la neo accoppiata WR 125 in versione R, enduro, e X, motard. Realizzate in Italia, sono equipaggiate entrambe con il medesimo motore a 4 tempi a 4 valvole, raffreddato a liquido e alimentato ad iniezione elettronica. Presente il sistema di immissione forzata di aria “fresca” allo scarico AIS per rientrare nella normativa Euro 3. Anche il telaio, in acciaio e con struttura monotrave superiore, è condiviso dai due modelli. Stesso discorso per il forcellone, sul quale è fissato inferiormente, tramite biellismi progressivi, il monoammortizzatore regolabile nel precarico molla. Cambia invece la corsa della forcella che presenta la soluzione tradizionale e non a steli rovesciati: per la motard la corsa è di 210 mm, mentre per la enduro arriva a 240 mm. Per le ruote, il modello R prevede l’accoppiata 21- 18 pollici che consente anche l’uso di pneumatici specialistici per l’off road ed il modello X offre invece i classici cerchi da 17” su entrambi gli assi. Differenze anche per l’aspetto: la motard offre un parafango anteriore più corto, un piccolo plexiglass sul cupolino e si propone in blu o bianco; l’enduro oltre alla livrea blu ne offre una nera con grafica a prevalenza rossa.

Appena saliti sulla WR 125 R si percepisce una elevata altezza da terra del piano di seduta; chi non supera i 170 cm di altezza faticherà nel poggiare saldamente il piede a terra. Per contro l’ergonomia a bordo è buona per tutte le taglie. Morbidissima è la leva della frizione, così come quella del freno anteriore, capace comunque di assicurare una giusta potenza frenante anche senza strizzare esageratamente la leva ed offrendo una ottima modulabilità. All’avviamento, il propulsore stupisce per quanto è silenzioso sia di meccanica che di scarico. Gli innesti delle marce sono buoni e il cambio è morbido. Nell’ambito stradale il comportamento è buono grazie ai pneumatici non troppo tassellati, per contro si ha un grip modesto in fuoristrada; in quest’ambito la WR se la cava assai bene, grazie alla grande maneggevolezza e alle sospensioni adatte a digerire anche i fondi sconnessi. Molto positivo è il feeling con l’acceleratore, morbidissimo, e con il motore, capace di mostrare una buona forza anche ai bassi regimi e di mantenere costanza di rendimento anche in allungo.

La WR 125 X, offre un piano di seduta più basso di un centimetro rispetto alla sorella da enduro divenendo più adatta a chi è di gamba corta. Le quote ciclistiche con l’avantreno più chiuso (25,5- contro i 27- della R) si percepiscono già dalle prime curve. La moto è ancora più maneggevole ed anche ancora più rapida nel correre alla corda. Inoltre, gli ottimi pneumatici di primo equipaggiamento consentono di effettuare pieghe notevoli se l’asfalto stradale è di buona qualità. Molto buona è anche la frenata all’avantreno: il discone anteriore ha una potenza che permette di frenare proprio all’ultimo metro e la modulabilità offerta consente, avendone le capacità, di tenere pinzato anche in inserimento con la ruota posteriore che derapa. Anche in questa versione, si apprezza la silenziosità del motore e l’erogazione lineare fin dai bassi regimi. Nell’utilizzo stradale emerge anche una buona velocità di punta con il tachimetro capace di segnare i 120 km/h a scapito di un po’ di vibrazioni agli alti regimi. Prezzi:3.990 euroc.i.m. per entrambi i modelli.


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