Era tanto che Chaz Davies non iniziava così bene il campionato. Due anni, per l’esattezza. Il portacolori della Ducati, in passato, era stato tradito dalla troppa foga agonistica e dalla voglia di dimostrare, sin dalla prima gara di campionato, tutto il suo potenziale. 

ATTENDISTA - Quest’anno, però, è sembrato partire con il “freno a mano” tirato. Veloce in prova sul passo gara ma senza esagerare sul giro “secco”, Chaz è stato autore di una prima manche che l’ha visto al centro del gruppo fino a metà gara, quando ha deciso che era arrivato il momento di fare la differenza. Nell’ultima parte ha guidato da maestro senza però mai dare la sensazione di essere oltre il “limite” e solo una prestazione maiuscola del rivale di sempre, Jonathan Rea, gli ha negato la gioia della vittoria. 

GARA STRANA - Il più felice, sotto al podio, sembrava proprio Davies. Perché sa bene che questi sono punti importanti per un campionato che vuole vederlo protagonista fin dalle prime gare. “E’ stata una gara piuttosto strada – dice Chaz – il passo è stato molto lento e ci siamo ritrovati tutti insieme per gran parte della sfida. Per fortuna negli ultimi giri il ritmo è tornato da “gara” e c’è stata selezione. Nel finale ho provato a passare Rea prima del rettilineo ma lui ha chiuso tutte le porte. Questi sono comunque venti punti fondamentali per il mio campionato… è andata certamente meglio degli ultimi due anni”.