Tom Sykes alla fine della seconda manche SBK di Doha, Qatar, aveva una faccia tiratissima. Intendiamoci, il campione uscente è stato un signore. È andato da Sylvain Guintoli, nuovo campione, e gli ha fatto i complimenti (leggi QUI). Non è con lui che ce l’ha Sykes. Alla fine di gara 1 era livido con il suo compagno di squadra, Loris Baz. In realtà non sarebbe cambiato niente anche se il francese gli avesse ceduto la seconda posizione in gara 1 (leggi QUI).

Guintoli ha concluso con un vantaggio di 6 punti, arrivando secondo anziché terzo, Sykes avrebbe guadagnato solo 4 punti. “Gli ordini di scuderia non vanno ignorati, e penso che contino la lealtà e la gratitudine. Loris non possiede nessuna di queste doti. Ma non c’è solo questo: per tre anni ha studiato i miei dati e questo lo ha aiutato a crescere e a diventare più veloce. Poi uno decide come comportarsi e lui si è comportato male, soprattutto nei confronti della Kawasaki. Dice che non sono stato buono con lui. Forse è vero, perché dopo l’incidente di Sepang”. In Malesia, Sykes è stato buttato a terra da Baz (leggi QUI) e l’episodio ha segnato profondamente i rapporti tra i due. Anzi, secondo Sykes quello è stato l’episodio determinante per la sua sconfitta. “ I punti persi in quella gara mi sarebbero stati utili alla fine. E anche in gara 2 ne ho risentito, perché la mano mi faceva male e non ho spinto abbastanza forte. Li ho perso il mondiale”.