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Da un mare all’altro, da una Sardegna all’altra, sfidando le curve da ottovolante del Gennargentu. L’occasione è il mondiale Supermoto a Tramatza,
in provincia di Oristano
Diego D'Andrea
9 giu 2022
Mancava dalla Sardegna da ben 14 anni, il mondiale Supermoto; ed è stato il kartodromo di Tramatza, il 4 e 5 giugno, a ospitarlo per la terza prova del campionato 2022.
Ma giugno, in Sardegna, è anche sinonimo di vacanze e tempo libero, così, per chi volesse unire le emozioni della gara a qualche giorno sull’isola, ecco un tracciato adrenalinico per passare da un versante all’altro, “scalando” il mitico Gennargentu. Prima di lanciarsi in questo eccitante giro di giostra, il consiglio è di esplorare la zona dello stagno di Cabras e di Capo Mannu, dominato dalla torre spagnola del XVI secolo.
Imperdibile è anche una passeggiata al vicino faro (ai piedi di un’altra torre, Turr’e sa Mora), da cui scorgere l’isola di Mal di Ventre; così come i siti archeologici di Mont’e Prama, noto per il complesso statuario dei Giganti, e Tharros, immerso in un contesto paesaggistico formidabile, tra l’azzurro del mare della penisola del Sinis.
Con le ruote in direzione Paulilatino, si macinano velocemente i chilometri fino a raggiungere il fiume Tirso con l’omonima diga. Lungo la strada, sorprende il Pozzo Sacro di Santa Cristina, considerato un autentico capolavoro di epoca nuragica. Superata la diga, la stretta e tortuosa SP15 doppia in successione Sorradile e Nughedu Santa Vittoria ricamando curve in un paesaggio aspro e selvaggio. Da qui inizia un tratto di strada semplicemente fantastico: pieghe, pieghe e ancora pieghe. Una dietro l’altra, una diversa dall’altra, a ritmo vorticoso.
Si attraversa Tiana, dopodiché si svolta per Tonara e si prosegue fino a Belvì. Raggiunta questa pittoresca località di montagna, qualora la fame si facesse sentire, il consiglio è di fiondarsi al ristorante dell’Hotel Edera: ambiente caratteristico e gustosa cucina del territorio. Da Belvì, con una deviazione verso Aritzo, Desulo, Assuai ci si può immergere nel cuore più remoto del Gennargentu, toccando quota 1122 metri, per poi tornare a Belvì. Altrimenti, si avanza in direzione Atzara, e si seguono le indicazioni per Gadoni-Seulo sulla SP8, attraversando un tratto guidatissimo ed entusiasmante fino a incrociare la Statale 198, su cui svoltare per Seui.
Da qui, lungo un percorso panoramico da togliere il fiato, si piega forte in direzione Ussassai proseguendo fino a Taquisara (frazione di Gairo), località molto particolare con un ristorante tipico, un bar all’ombra e un suggestivo murales nei pressi della stazione di sosta del trenino locale. Il tratto fino a Taquisara è pura leggenda: curve da “star male”, con asfalto perfetto… il Paradiso dei riders curvaioli. L’arrivo a Gairo Vecchio, con i suoi ruderi (il piccolo centro, oramai disabitato, è stato distrutto da un’alluvione nel 1951) regala grande emozione: atmosfere uniche, da paese fantasma.
Dopo qualche chilometro, si doppia Arzana per raggiungere Tortolì, perla dell’Ogliastra. Il borgo marinaro di Santa Maria Navarrese, poco distante, rapisce con le belle spiagge e gli isolotti antistanti. E a due passi, in direzione Baunei, lo scoglio di Pietra Longa, che svetta appuntito dal mare, segna il punto d’arrivo di questo emozionante coast to coast.
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