Temi caldi
3 giu 2013
Dall'inviato all'Isola di Man - Mario Donnini
Punto, gioco, set e partita. Aggiudicandosi la Supersport e la Superstock Michael Dunlop, comunque vada nei prossimi giorni, lunedì 3 giugno si è autoproclamato il nuovo re della Montagna, al Tourist Trophy, vincendo due gare in un giorno e portando a tre il suo bottino complessivo in questa edizione della corsa più antica, prestigiosa e pericolosa nel mondo delle due ruote.
Molto indicative le parole di John McGuinness, al termine della Superstock: "Ho tenuto la bandiera di numero uno del TT per dieci anni e ora forse è giunto il momento di cederla a Michael, anche perché io ho dato tutto anche oggi e lui mi è finito di nuovo davanti".
Il pilota dell'Ulster nella Supersport ha recitato un monologo, dominando letteralmente la corsa, vinta sul neozelandese Bruce Anstey, anch'egli si Honda, e sul fratello William Dunlop in sella a una Yamaha del team Milwaukee. Con questo trionfo Michael porta a cinque i TT vinti in carriera, in tutte e tre le principali categorie delle moto ossia Supebike, Superstock e Supersport. Non solo: grazie a questa giornata ricca di gloria, il più blasonato della nuova generazione dei Dunlop raggiunge suo padre Robert, a sua volta al top per cinque volte nel TT in tutta la sua lunga carriera.
E a rendere le prospettive ghiotte per il nuovo monarca dell'Isola di Man c'è la sua età: 24 anni anni infatti sono davvero pochi per un viatico già così importante e aprono il varco a prospettive assai interessanti. E' anche vero che Michael, ormai punta di lancia del team TT Legends, ha dovuto penare molto nella Superstock, riuscendo a sopravanzare la Kawa di Gary Johnson solo all'inizio del quarto e ultimo giro, andando comunque a trionfare con dieci secondi di vantaggio, a coronamento di un momento per lui davvero magico.
Curiosamente, da quando ha dato il via alla Superbike lo starter d'onore del TT2013, ossia il generale di divisione Vincenzo Coppola, italianissimo comandante della divisione Unità Mobili dei Carabinieri, Michael Dunlop non ha perso un colpo, figurando imbattuto. A proposito di colori italiani, peccato per la Mv Agusta nella Supersport, con Gary Johnson che si è ritirato all'inizio del quarto giro a Braddan Bridge, col motore che ha suonato la resa anticipata, dopo che la moto girava agevolmente intorno alla settima-ottava posizione.
Infine, ancora buchi nell'acqua per Guy Martin, che si è dovuto accontentare di un anonimo sesto posto nella Supersport, cui è seguito un deludente ritiro nella Superstock, dove sembrava in lotta con i protagonisti fino al pit-stop, nel quale ha anche accusato 30 secondi di penalità per eccessiva velocità in corsia box.
Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail
Loading
Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.
Abbonati a partire da € 21,90