Giornata nera, vittoria Honda - AGGIORNAMENTO

Settima tappa della Dakar caratterizzata dal lutto di Goncalves e dominata dallo spagnolo Barreda, che non ha festeggiato il successo ottenuto. Ma dopo le verifiche qualcosa è cambiato. In favore del compagno di squadra Benavides.

Giornata nera, vittoria Honda - AGGIORNAMENTO

Mirko ColombiMirko Colombi

12 gen 2020 (Aggiornato alle 17:46)

Una giornata tragica, che tutti avremmo voluto evitare. Il dramma di Goncalves ha rovinato l’aria di festa della Dakar 2020, l’edizione delle novità, a partire dalla sede stessa dell’evento, l’Arabia Saudita. Qualcuno diceva “Show must go on”, certo. Ma non è facile. Non tutti i colleghi erano al corrente della morte di Paulo e, in parte, per loro è stato meglio così, perlomeno durante la fase di guida.

A motori spenti, invece, la notizia ha ricoperto tutto l’ambiente. La cronaca narra di una tratta - la settima - difficile, che ha lasciato a piedi più di un protagonista. In quattro ore e trentasette minuti, lo spagnolo Joan Barreda ha completato la missione, portando alla vittoria la Honda del team Monster Energy, che ha preceduto le KTM di Matthias Walkner e Luciano Benavides. L’austriaco e l’argentino hanno entrambi superato i quattro minuti di ritardo dal vincitore, oggi primo da Ryadh a Wadi al Dawasir, per una lunghezza totale di 547 chilometri. Tiene i denti sulla presa Ricky Brabec. L’americano non è riuscito a vincere la tappa, ma resta il leader della competizione. Seguono i cileni Quintanilla e Cornejo Florimo, perciò, Honda, Husvarna e Honda. L’ecatombe Yamaha continua. La prima moto blu è solo nona, nelle mani di Franco Caimi, il miglior dei rappresentanti di Iwata nella tratta odierna. Ancora molto brillanti gli italiani: Cerutti finisce la fatica con un diciottesimo posto, Gerini avvicina la top 30, con un trentunesimo. Il team Solaris è sempre concreto e sue Husky davvero competitive.

AGGIORNAMENTO ORE 17:45 - Classifica rivista nella Dakar di oggi. In una giornata che tutti avrebbero voluto non andasse come sappiamo, pure l’ordine di arrivo ha subìto scossoni determinanti ed imprevisti. Il vincitore non è più Joan Barreda, bensì, Kevin Benavides, anche se la moto che primeggia resta una Honda, sempre dello stesso team: Monster Energy. La rettifica è stata notificata per un motivo ben preciso: Barreda e Benavides - insieme a Stefan Svitko - si sono fermati per soccorrere Paulo Goncalves, lo sfortunato protagonista della tappa numero 7. In quel “ritardo” (parola usata fuori convenzione, perché apprezziamo il gesto dei tre rivali - colleghi) gli organizzatori hanno dovuto ricalcolare tutti i riferimenti, arrivando alla conclusione finale. Il podio è completato da Matthias Walkner, prima KTM al traguardo, Rimane in vetta, nel computo dei sette giorni già consumati, l’americano Brabec, che oggi ha limitato i danni, rimanendo comunque in top five. Diciannovesimo Cerutti, trentasettesimo Gerini. I piloti arrivati alla fine sono 116.

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Sandro Donato Grosso: “Ducati validissima anche con il motore 24, Aprilia arriverà”

“La Dakar? Da mia passione è diventata anche passione di Sky, uscirà presto un documentario” ha detto ai nostri microfoni il pit reporter di Sky Sport MotoGP nella one to one dopo la presentazione

Rally Raid, Sam Sunderland riparte da Triumph

Dopo aver lasciato il gruppo KTM al termine della passata stagione ed aver corso la Dakar 2025 in auto accanto a Toby Price, l’inglese diventa uomo immagine del brand di Hinckley
Motosprint
Motosprint
Motosprint

Insieme per passione

Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.

Abbonati a partire da 21,90

Abbonati

Sei già abbonato?Accedi e leggi