MXGP, ritiro Cairoli: le parole dei vertici KTM

“Siamo orgogliosi di essere stati parte della carriera di Cairoli” dice Robert Jonas, vicepresidente dell’Offroad di KTM a margine dell’annuncio del ritiro del siciliano

MXGP, ritiro Cairoli: le parole dei vertici KTM
© KTM Factory Racing

Marco PezzoniMarco Pezzoni

14 set 2021 (Aggiornato il 15 set 2021 alle 10:45)

Alla conferenza stampa per l’addio a fine stagione di Cairoli non c’era solo il team manager della sua squadra, Claudio De Carli, ma anche i vertici di KTM nelle figure di Pit Beirer, direttore Motorsport di KTM, e Robert Jonas, vice presidente dell’Offroad dell’azienda di Mattighofen.

Lo stato maggiore di KTM ha voluto omaggiare il nove volte iridato per le pagine scritte con la casa austriaca partendo da quella 350 SX-F con la quale Cairoli ha vinto i primi titoli in MX1 per sé e per KTM.

In particolare Pit Beirer, prima di partire da Roma verso Misano per la MotoGP, ha detto: “La nostra storia è iniziata in modo impressionante perché quando Cairoli è arrivato in KTM quando non avevamo ancora vinto un titolo nella classe regina e stavamo anche sviluppando la KTM 350 SX-F, quindi è come se ci fossero due sfide da vincere! Vincere poi cinque campionati consecutivi e stabilire il concept 350 è stato un grande traguardo per noi. Negli anni il rapporto si è stretto e l'amicizia è cresciuta ancora di più. Gran parte del nostro successo sia negli Stati Uniti che in MXGP è arrivato grazie a quei primi anni con Cairoli e alla fiducia che aveva in noi e alla visione per il futuro. È qualcosa che non abbiamo dimenticato e che non dimenticheremo.”

A Beirer fa eco Robert Jonas, il vice presidente dell’Offroad che dice: “Siamo immensamente orgogliosi di essere stati una parte così importante della storia della carriera di Cairoli e di aver contribuito così tanto a uno dei migliori piloti di motocross che lo sport abbia mai visto. Quando abbiamo iniziato a lavorare insieme con una moto che era quasi una scommessa per il più alto livello del campionato del mondo in quel momento, non credo che avremmo potuto immaginare il successo che sarebbe arrivato, e quanto Cairoli fosse stato in grado di fare la sua impressione sulla MXGP. Ha fan in tutto il mondo e alcuni dei più grandi proprio qui in fabbrica. Sarà strano non vedere quel numero 222 arancione in pista la prossima stagione, ma la sua passione per la guida e la sua esperienza saranno ancora una grande risorsa per noi. La storia non finisce qui.

MXGP, Cairoli: “La mia carriera da pilota non finisce oggi”

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