GP Catalunya: il commento tecnico della Sprint MotoGP

Furia nera Aprilia, con Aleix Espargarò e Maverick Vinales a (in)castrare la Ducati di Bagnaia: per il Capitano è il secondo successo 2023

GP Catalunya: il commento tecnico della Sprint MotoGP
© Luca Gorini

Mirko ColombiMirko Colombi

2 set 2023

Aleix Espargarò ha rimediato la delusione 2022, quando tagliò il traguardo del Gran Premio di Catalunya a precedere l'effettiva bandiera bandiera a scacchi. Fu grosso lo smacco rimediato dal Capitano Aprilia, elaborato nel tempo, riscattato dal successo siglato a Silverstone, oggi definitivamente sigillato nella Sprint MotoGP. E dire che la "gara breve" proprio gli faceva... schifo. Non sarà più così.

Espargarò e Aprilia: la Sprint MotoGP è vostra!

Usciva di curva come un lampo, sfruttando l'egregia trazione offerta dalla RS-GP. Aleix e la nerissima Aprilia numero 41 hanno attaccato Pecco Bagnaia per qualche giro e, una volta trovato il varco giusto, hanno infilzato in staccata la Desmosedici. Indovinate dove? 

Poco dopo il traguardo, sicché qualche centinaio di metri più in là del luogo inerente al fattaccio 2022. Immaginate la soddisfazione del catalano: ha vinto davanti al pubblico di casa, valorizzando il casco giallo fluo, raffigurante in toto la famiglia e le espressioni di disappunto alla malcelata conclusione passata. Ormai cancellata.

Bagnaia ancora leader della MotoGP

Dal canto suo, Pecco ha resistito bene alle provocazioni di Maverick Vinales, fantastico sulla RS-GP gemella. Il numero 1 ha dovuto sì cedere ad Aleix, però ha mantenuto alle proprie spalla l'altra Aprilia, prendendo un secondo posto che ribadisce almeno due concetti.

- L'uomo da battere è Bagnaia, su questo c'è poco da discutere, oppure, se ne discute a sprazzi

- Lui è il miglior ducatista in assoluto, basti osservare dove sono finite le restanti (ben) 7 Desmosedici. 

Ducati Vs Aprilia: quasi tutta italiana la MotoGP, KTM prima non tricolore

Si è dannato come un pazzo Brad Binder, ma meglio del quarto posto proprio non è riuscito a fare. La KTM lo ringrazia, dato che è l'unico vero "diversamente" italiano a contrastare Ducati e Aprilia. Il sudafricano e la RC16 sono giunti a poco dal podio, ma podio non è.

E le giapponesi? C'erano. Si è vista un pochino la Honda, ovviamente guidata da Marc Marquez. Decimo.

Decimo. Un otto volte iridato.

Fabio Quartararo e Yamaha pure peggio. Lo trovate in classifica? 

Diciottesimo. Il campione del mondo edizione 2022.

E con questo, è quasi tutto.

Sprint MotoGP di Catalunya: ordine di arrivo

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