Il dominio dei fratelli Marquez e le difficoltà di Pecco Bagnaia sono i due temi caldi che ci accompagnano al prossimo appuntamento della MotoGP, in programma questo f ine settimana ad Austin. Ma sul circuito statunitense ci saranno da seguire con interesse tante altre storie. Quelle di Franco Morbidelli e di Fabio Di Giannantonio, per esempio. I due piloti “fluo” sono stati grandi protagonisti in Argentina, chiudendo nella Top 5 con soddisfazioni diverse: Franky è salito di nuovo sul podio dopo quattro anni, mentre Diggia è stato autore di una rimonta da manuale e di tempi alla Marquez. Entrambi cercheranno di confermarsi su un circuito che potrebbe rivelarsi un crocevia importante per la loro stagione.

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Honda vuole gli states

Conferme, negli Stati Uniti, le cerca anche la giapponese Honda: a Ter mas de Rio Hondo, la Casa Alata ha piazzato tre piloti tra i primi dieci, con Johann Zarco a fare da caposquadra grazie al sesto posto finale e a parecchi giri nella scia del trenino di testa. Il buon lavoro svolto durante l’inverno nel reparto corse di Tokyo dovrà essere confermato tra pochi giorni e soprattutto in Europa, dove le RC213V dovranno dimostrare continuità per puntare al definitivo (e auspicabile) ritorno tra le big. Un ritorno su cui punta anche l’Aprilia, “orfana” del numero 1 Jorge Martin in queste prime gare e con risultati per ora ben al di sotto delle aspettative prestagionali: sarà Marco Bezzecchi a doversi sobbarcare ancora una volta tutto il lavoro del team ufficiale. Con un testimone pesante in mano: quello lasciato da Maverick Viñales, vincitore negli States lo scorso anno (unico successo non Ducati della stagione), proprio in sella alla moto che adesso è del riminese. Bez ha dimostrato di avere la velocità necessaria per stare in zona podio ma dovrà risolvere i problemi mostrati fin qui in prova e in partenza, se vorrà puntare in alto. BUONA LETTURA!