Un anno da ricordare. Questo è stato il 2022 della Ducati nel motociclismo su pista. Una stagione in cui la “rossa” di Borgo Panigale è stata capace di vincere tutto con i suoi piloti e le sue moto: la classe top del Motomondiale, la MotoGP, con Pecco Bagnaia in sella alla Desmosedici GP 22. Una stagione vissuta di rincorsa nei confronti del campione del mondo in carica, Quartararo, e della Yamaha, culminata con il sorpasso in classifica generale negli ultimi round e il trionfo iridato di Valencia. Grazie a sette vittorie e tre podi stagionali.

Nella MotoGP, la Ducati si è presa anche il terzo posto assoluto con Enea Bastianini in sella alla moto del Team Gresini Racing: il “Bestia”, che il prossimo anno sarà proprio il compagno di box di Pecco nel team interno, è uno dei nomi su cui puntare per il futuro. La “rossa” si è presa anche il titolo di Rookie dell’anno grazie a Marco Bezzecchi del Mooney VR46 Racing Team di Valentino Rossi. 

Ma la Ducati è stata protagonista assoluta anche nelle derivate di serie, dominando sin dall’inizio la stagione del Mondiale Superbike con Alvaro Bautista, laureatosi campione del Mondo con la Panigale del Team Aruba Racing. E si è imposta anche con la vittoria del giovanissimo Alex Bassani come miglior pilota indipendente con Motocorsa Racing. E ha vinto anche nelle classi Superbike e Supersport del CIV, il Campionato Italiano, con Michele Pirro e Nicholas Spinelli, portacolori del Barni Racing Team.

Il numero di Motosprint in edicola da oggi celebra tutto questo, attraverso le parole dei protagonisti delle imprese in “rosso”, piloti e manager. Ma anche analizzando i temi tecnici e sportivi che hanno portato alle vittorie e facendo una previsione di quello che potrebbe essere il futuro targato Ducati: tra le tante tabelle numero uno da difendere nel 2023, il sicuro debutto nella MotoE “elettrica” e un possibile ingresso nel mondo delle corse in fuoristrada.