L'editoriale del Direttore: l'Italia attacca Fabio

È stato un weekend perfetto per il motociclismo di casa nostra. E Quartararo lancia un segnale alla Yamaha…

L'editoriale del Direttore: l'Italia attacca Fabio

Federico PorrozziFederico Porrozzi

Pubblicato il 9 agosto 2022, 11:29 (Aggiornato il 9 agosto 2022, 11:45)

Francesco Bagnaia vince anche senza dimostrare la netta superiorità fatta vedere nei suoi precedenti trionfi. E questa è una prima buona notizia, perché vuol dire che sa trionfare anche senza margine. Maverick Viñales e Jack Miller chiudono sul podio, mentre cinque moto italiane monopolizzano i primi cinque posti dell’ordine di arrivo. Aleix Espargaró resiste stoicamente nonostante il dolore e non perde troppi punti nella corsa al titolo mondiale. E Fabio Quartararo spara a zero sulla Yamaha. Nell’editoriale del numero 30, due settimane fa, avevamo scritto che un’ipotetica “alleanza” italiana tra Aprilia e Ducati e i loro piloti avrebbe potuto frenare il più possibile la corsa del francese e della Yamaha verso la conferma iridata. 

A Silverstone è successo: Bagnaia ha fatto ciò che deve fare per sperare in una rincorsa concreta (in due gare ha recuperato 42 punti su Quartararo) e tante Ducati si sono messe in mezzo, tra lui e Fabio. La stessa cosa ha provato a fare “Mav” con l’Aprilia. Peccato che Aleix sia stato rallentato dai postumi della botta rimediata il sabato. Ne siamo certi: per quanto fatto vedere nei due giorni di prove, lo spagnolo con il numero 41 sarebbe stato della partita per la vittoria. Questo è l’atteggiamento che, nel rush finale della stagione, sia Ducati che Aprilia devono avere se vogliono puntare a destabilizzare il pilota Yamaha. Per togliergli certezze. Lo sfogo del “Diablo” nei confronti di Iwata sembra essere un primo segnale in questo senso…

GP Silverstone: Bagnaia, Ducati e Italia, eroi in Inghilterra

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