L'editoriale del Direttore: emozione e sobrietà

Il titolo mondiale della MotoGP di Mir, Brivio e della Suzuki ci riporta indietro nel tempo

Federico PorrozziFederico Porrozzi

18 nov 2020 (Aggiornato alle 12:06)

Nessuna faccia rossa paonazza, nessun urlo “animalesco” per evidenziare la raggiunta supremazia, nessuna vena gonfia sotto il casco. E, probabilmente anche a causa della mancanza di pubblico sugli spalti, nessuna scenetta comica preconfezionata alla Rossi, Marquez o Lorenzo.  Il titolo di Joan Mir, di Davide Brivio e della Suzuki, il primo dell’era MotoGP per la Casa di Hamamatsu, è un titolo sobrio. Elegante. Assolutamente coerente e in linea con il comportamento tenuto durante tutta la stagione dai componenti del box azzurro: tecnici, piloti e responsabili.

Una vittoria che coincide con i 100 anni di vita dell’azienda e i 60 anni di presenza della stessa nel mondo delle corse. Il modo migliore per festeggiare e celebrare il traguardo raggiunto. 

Un titolo che fa bene a tutti. Al movimento, perché rappresenta una ventata di novità rispetto agli ultimi campionati vinti dalle “solite” Honda e Yamaha. E anche alla nostra Italia, grazie a Davide e Roberto Brivio, e a tante persone della struttura. La squadra è stata costruita a immagine e somiglianza di Davide, team manager educato, esperto e gentile. E preparatissimo. Tutto, nel box, rispecchia il suo modo di essere e di affrontare le corse. Le sue lacrime emozionano. E anche il suo non riuscire a spiegare cosa si prova nel momento in cui si raggiunge il traguardo di una vita. A volte, troppe parole non servono. 
MotoGP, Brivio: “Mi davano del pazzo quando scelsi Suzuki”

La sua è stata una scommessa vinta. E quella del ventitreenne Mir è una vittoria mondiale a tutti gli effetti. Nessuno si permetta di mettere in mezzo l’infortunio di Marc Marquez, il Covid, le gomme, i problemi della Yamaha o il calendario pazzo, affermando il contrario. I titoli si vincono così, dimostrandosi più forti, costanti, resistenti, versatili e fortunati degli altri. Complimenti, Suzuki!

MotoGP, Mir: “Marc Marquez assente per un suo errore, non è stato rapito”

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

IL BOX DEL DIRETTORE - UN NUOVO SITO AL PASSO CON I TEMPI

Nasce il nuovo motosprint.it: più intuitivo nella navigazione, leggibile nei testi e chiaro nell’impostazione delle varie sezioni

Box del direttore: DESTINAZIONE MOTOGP

I due protagonisti del round di Misano e della Superbike verso un futuro nel Motomondiale. Chi prenderà il loro posto nelle derivate di serie?
Motosprint
Motosprint
Motosprint

Insieme per passione

Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.

Abbonati a partire da 21,90

Abbonati

Sei già abbonato?Accedi e leggi