L'editoriale del Direttore: la lunga attesa

Dopo le dichiarazioni d’intesa tra Dorna e il circuito di Jerez per partire il 19 luglio, ora serve l’OK del Governo spagnolo

L'editoriale del Direttore: la lunga attesa

Federico PorrozziFederico Porrozzi

19 mag 2020 (Aggiornato alle 12:58)

I giorni scorsi sono stati caratterizzati dal flusso continuo di dichiarazioni da parte della Dorna, del Governo andaluso e del Consiglio comunale di Jerez. Argomento caldo, il raggiungimento dell’accordo per disputare due round del Motomondiale e uno della Superbike, a porte chiuse, tra il 19 luglio e il 2 agosto. Una mezza buona notizia, in vista del futuro. Adesso manca un passaggio, che rappresenta lo scoglio più grande e probabilmente decisivo per le sorti di tutta la stagione 2020: l’OK definitivo da parte del Governo spagnolo.

Nel caso in cui dovesse arrivare il nullaosta, sarebbe un’ancora di salvezza per addetti ai lavori, piloti e appassionati perché farebbe da volano per altre Nazioni (Austria e Repubblica Ceca sarebbero già pronte per agosto). Inoltre, se altri Paesi fossero costretti a cancellare i loro round e se risultasse complicato spostarsi in altri Continenti, con l’OK della sua Spagna la Dorna potrebbe pensare di organizzare una sorta di “mondialino” interno: una decina di round doppi da corrersi sui circuiti iberici. Una soluzione da adottare nella difficoltà più estrema, salvando il salvabile. Senza dimenticare che Misano – che ha riaperto con i test di giovedì scorso – è in prima linea per una doppietta di gare a fine estate. 

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Se invece dovesse arrivare un no, la situazione si complicherebbe ed Ezpeleta e i suoi dovrebbero cercare in breve tempo soluzioni alternative. Più complicate, ovviamente, nel caso in cui dovesse mancare la base costituita dalle gare sui circuiti di “casa” della Dorna. 

Mentre aspettiamo il fatidico “sì”, in questo numero abbiamo intervistato in esclusiva il “Predestinato”. Quel Fabio Quartararo che al debutto nella classe regina ha dato più di una volta filo da torcere al Re, Marc Marquez, rivelandosi spesso il più veloce e consistente tra i piloti Yamaha. Nel 2020, il francese sarà l’osservato speciale e punterà almeno alla prima vittoria nella MotoGP, per poi prendere l’anno successivo il posto di Rossi nel team ufficiale. Ha già chiesto ai tifosi del Dottore di “non essere odiato” per questo. Ma con la sua faccia pulita e il nome da italiano, in tanti hanno già iniziato ad amarlo.

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