L'editoriale del Direttore: KO tecnico

Yamaha ha vinto al primo round lo scontro con Ducati e Suzuki per accaparrarsi nel 2021 tre fra i migliori nomi della MotoGP

Federico PorrozziFederico Porrozzi

4 feb 2020 (Aggiornato alle 11:42)

"Chi mena per primo, mena due volte". Questo proverbio sta a pennello alla settimana della Yamaha. La Casa di Iwata ha sorpreso tutti, con l’uno-due capace di lanciare un messaggio chiaro alla concorrenza: nell’ordine, un giorno dopo l’altro, ha comunicato prima il rinnovo del contratto a Maverick Viñales (da prima guida e con pieni poteri alla voce “sviluppo”), poi la promozione di Fabio Quartararo nel team ufficiale e, dulcis in fundo, l’ingaggio di Jorge Lorenzo come collaudatore. Quello stesso Lorenzo che nel 2017, con il suo lavoro svolto l’anno prima sulla M1, permise a Viñales di vincere tre gare e di salire altre tre volte sul podio nella stagione d’esordio sulla Yamaha. Quello stesso Lorenzo che potrebbe tornare a far sognare in sella alla moto che gli ha regalato tre titoli mondiali.

Tre indizi fanno una prova. La Yamaha si è stancata delle vittorie di Marc Marquez e della Honda, e ha deciso di attaccare con la contraerea. Smorzando praticamente sul nascere eventuali tentativi di accordo da parte di Ducati e Suzuki (entrambe alla ricerca di un top rider per il 2021) con i suoi due gioielli. A farne le spese è stato l’uomo-immagine di Iwata, quel Valentino Rossi ancora indeciso se continuare o no. E per questo, messo all’angolo dai vertici giapponesi, impazienti di blindare i suoi più giovani alfieri.  

Voci di corridoio parlano della voglia del Dottore di ritirarsi prima della scadenza del contratto: idea svanita nel nulla dopo aver saputo di un’eventuale mora milionaria, anzi, a otto cifre, da pagare alla Dorna. Altre raccontano di un suo addio programmato già al Mugello o a Misano di quest’anno, con tanto di festa celebrativa. Altre ipotizzano un suo addio alla Yamaha per salire su un’altra moto (anch’essa blu?) oppure una scelta più romantica: la condivisione del box Petronas con suo fratello Luca. Vedremo. Certo è che il suo futuro e quello della Ducati saranno gli argomenti “caldi” delle prossime settimane

A proposito di futuro, con il numero 6 di Motosprint, in uscita il prossimo 11 febbraio, troverete il poster-calendario con tutte le gare del 2020. Non perdetevelo!

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